Quella della sicurezza stradale è un tema sempre di grande attualità.
Sapevate che nel 2015, i decessi per incidenti stradali in Italia, con vittime ciclisti, sono stati 251?
Nonostante siano in calo rispetto all’anno precedente (-8,1%), la protezione mentre ci si trova a bordo di una bicicletta è sempre fondamentale ed è necessario implementare l’informazione a riguardo. Indossare il casco in bicicletta, ad esempio, è un’azione di estrema importanza per la sicurezza di ciclisti grandi e piccoli, che spesso viene dimenticata.
In alcuni Paesi, l’utilizzo del casco in bicicletta è obbligatorio, sia se i bambini sono trasportati,ma soprattutto se sono alla guida della loro bici. Con modalità differenti e per le diverse età il casco è obbligatorio in Finlandia, Islanda, Rep. Ceca, Spagna, Svezia, Slovacchia e Svizzera. In Italia, il dibattito è ancora aperto e l’obbligo non esiste, nemmeno per i minori di 14 anni. Il buon senso, però, va oltre gli obblighi di legge, e questo vale non solo per i ciclisti.
La proposta di legge Italiana del 2016 per rendere obbligatorio il casco in bicicletta, reca la firma di Stefano Esposito e recita: “a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, è comunque fatto obbligo ai conducenti di biciclette di indossare un casco protettivo conforme ai tipi appositamente omologati”. Questa proposta, però, non è una novità. Ci aveva già provato, nel 2010 e tramite una apposita proposta, l’allora deputato Pd, Marco Filippi, oggi senatore.
Casco in bicicletta: come scegliere quello giusto
Il primo criterio da valutare quando si intende indossare il casco in bicicletta è la sicurezza. Tutti i caschi omologati (dotati quindi di sigla CE) sono dotati di una protezione contro gli urti.
È importante che il ciclista venga visto dagli automobilisti. Indossare il casco in bici significa che le bande riflettenti intorno ad esso permettano agli automobilisti di scorgere il ciclista e di adattare la loro guida a questa presenza. Assicuratevi che il casco in bicicletta sia della taglia adatta e che calzi perfettamente in relazione all’anatomia della vostra testa. Non deve rappresentare un fastidio!
Casco in bicicletta: novità tecnologiche
Sapevate che il casco in bicicletta del futuro sarà invisibile? Stiamo parlando del progetto denominato Hövding, di origine svedese. Perché invisibile? Perché si indossa come se fosse una sciarpa ma nasconde al suo interno un efficace airbag.
Questo oggetto che si candida ad essere rivoluzionario nell’ambito del casco in bicicletta è stato presentato nel 2005 da Anna Haupt e Terese Alstin, presso l’Università di Lund in Svezia come tesi di laurea in disegno industriale.
L’idea di progettare questa tipologia di accessorio nasce in seguito all’introduzione della legge che impone l’obbligo di utilizzo del casco in bici per i minori di 15 anni, in Svezia. E gli adulti? Grazie ad Hövding, le due ideatrici si sono aggiudicate l’Innovationsbron’s Ideas Grant ed il successivo sviluppo dello speciale casco. Arriverà mai anche in Italia?